Come imparare le tabelline: 3 modi divertenti

Ultimo aggiornamento: 02.12.24

 

Le tabelline, da sempre sono lo spauracchio di molti alunni delle elementari, che faticano a impararle a memoria. Ma è possibile memorizzarle in modo divertente?

 

Quando un bambino si trova davanti a una tabella pitagorica e deve memorizzarla, la maggior parte delle volte fa molta fatica. Imparare le tabelline a memoria può essere frustrante per i più piccini e straziante per i genitori che devono ascoltarle ripetutamente e all’infinito.
Ma esistono degli esercizi o dei metodi ingegnosi per rendere le tabelline divertenti? Ebbene sì, ci sono diversi trucchetti e stratagemmi che consentono di assimilare facilmente questi tanto “odiati” schemi numerici.
Di seguito ve ne riportiamo alcuni, così potrete scegliere quello più adatto alle vostre esigenze ed essere in grado di presentare ai vostri figli una tavola pitagorica per bambini, semplice e veloce da apprendere.

 

Come imparare le tabelline in modo semplice

Se non sapete come insegnare le tabelline ai vostri figli, ecco tre metodi divertenti, che consentono ai bambini di avere un approccio più divertente con i numeri. Fate una verifica voi stessi e testate uno dei seguenti trucchetti:

1. Le tabelline canterine

Da sempre la musica è uno strumento molto utilizzato nelle attività didattiche per bambini. Questo perché le canzoni e i ritornelli stimolano la mente rendendola più ricettiva. In questo modo le tabelline vengono associate a un motivetto allegro appositamente studiato, che rimane più impresso nella memoria di un bambino.
Tale tipo di approccio non è divertente soltanto per i più piccini ma lo è anche per i genitori, che possono canticchiare le tabelline con i loro figli. Sfruttare il ritmo musicale per agevolare l’apprendimento è una strategia intelligente ed efficace.
Si tratta di un’idea messa a punto da pedagoghi esperti, genitori a loro volta, che hanno sperimentato la tecnica, ottenendo risultati soddisfacenti. In pratica ogni tabellina dall’1 al 10,  è associata a una canzoncina in rima, che consente al bambino di imparare velocemente senza annoiarsi.
Esistono diversi tipi di tabelline canterine e ogni canzone presenta storie, personaggi e oggetti diversi, che uniti al motivetto musicale, stimolano l’apprendimento del bambino. In rete sono presenti molti file audio, sia acquistabili e sia gratuiti, spesso accompagnati anche da dei divertenti video.
Se volete sperimentare la tecnica delle tabelline canterine, date un’occhiata ai vari tutorial presenti su YouTube.

 

2. Le tabelline in filastrocca

Fare giochi con le tabelline per renderle più semplici da memorizzare non è poi tanto difficile. Un altro metodo molto diffuso per l’apprendimento della tavola pitagorica, consiste nell’inserire i numeri in una filastrocca.
Il concetto in sostanza è molto simile a quello utilizzato nelle “tabelline canterine”, anche se in questo caso non c’è la musica ma solo dei versi in rima. Si tratta di una metodologia di apprendimento molto vecchia, utilizzata già più di 40 anni fa se non di più.


E se ha resistito tutto questo tempo e viene impiegata ancora oggi, significa che è una soluzione “evergreen” molto efficace. Di seguito vi riportiamo come esempio, una filastrocca sulla tabellina del “3”, scritta dalla pedagoga Monica Bertacco, autrice di diversi libri didattici per bambini:

Tre, sei, nove,

sono bianco di terrore.

Dodici, quindici, diciotto,

mi nascondo nel cappotto.

Ventuno, ventiquattro, ventisette,

sono messo alle strette.

Ecco il trenta vicino all’uscita,

Finalmente l’avventura è finita!

Provate a prendere spunto da questa filastrocca (o cercatene altre in rete) e se avete fantasia e creatività, provate a inventarne di nuove, seguendo i vostri gusti e quelli di vostro figlio.

3. La battaglia navale delle tabelline

In commercio esistono diversi giochi didattici per bambini, come alcuni playset per imparare a contare e a familiarizzare con il mondo dei numeri. Molte volte però alcuni giochi sono ingombranti o possono contenere componenti che il bambino potrebbe perdere o disseminare in giro per casa.
Chiaramente se non volete armarvi di una scopa o di un aspirapolvere xiaomi per raccogliere tutto, vi suggeriamo di optare per un metodo di apprendimento alternativo meno complesso e meno “dispersivo”. Vi ricordate della cara e vecchia “battaglia navale” che si faceva a scuola tra compagni armati di carta e penna?
Ebbene sì, questo divertente e semplice gioco, anche se un po’ datato, può trasformarsi in un perfetto alleato per esercitare la propria memoria con le tabelline. A suggerirci questa strategia  è Sara Garosi, un’insegnante e artista, fermamente convinta che il gioco sia uno strumento indispensabile nell’apprendimento.
Proprio in merito all’argomento, la prof. ha pubblicato un libro rivolto agli insegnanti della scuola primaria, dal titolo: “Imparare a giocare con la tavola pitagorica e la LIM”, edito da Erickson. Come abbiamo anticipato, la tavola pitagorica può trasformarsi in un vero e proprio campo da battaglia navale, sul quale sfidarsi e sfoggiare le proprie abilità con i numeri.
Il gioco è molto semplice, basta prendere due fogli di carta a quadrettoni e sopra ognuno di questi, creare una griglia quadrata 10 x 10. In pratica sulla prima linea orizzontale in alto del quadrato, dovete inserire la numerazione da 1 a 10; stesso lavoro deve essere fatto sulla prima linea verticale del quadrato, dall’alto verso il basso.
Otterrete così un campo di battaglia formato da 100 caselle, di cui 81 vuote. In sostanza si tratta di una tavola pitagorica da riempire. A questo punto bisogna stabilire il numero di imbarcazioni da inserire su ogni tabella, per esempio 10 unità a testa.


Chiaramente è necessario anche decidere la composizione delle flotte, tenendo presente che una delle 10 imbarcazioni deve essere la nave ammiraglia (formata da 4 caselle al massimo).
Per coinvolgere maggiormente il bambino e invogliarlo a partecipare, potreste costruire insieme a lui delle barchette colorate o disegnarle direttamente sulle plance grigliate. Come nella tradizionale battaglia navale, il fine ultimo del gioco è quello di annientare la flotta avversaria, ma non a colpi di cannone, bensì a colpi di numeri.
In sostanza si gioca a carte scoperte, ovvero le imbarcazioni avversarie sono visibili ai due giocatori, ma per sferrare un colpo, è necessario scegliere il punto d’incrocio desiderato delle coordinate numerate e azzeccare il prodotto dato dalla moltiplicazione dei due fattori.
La partita si svolge a turni, un giocatore “chiama” una coppia di coordinate (es. 3 x 9) e pronuncia il risultato equivalente (27), se il prodotto è giusto, può scriverlo nella casella corrispondente dell’avversario. Logicamente l’imbarcazione che si trova sopra (o parte di questa) viene distrutta.
Se si indovina una volta, è possibile proseguire con un’altra coppia di coordinate, diversamente si deve passare il turno all’avversario. È un gioco molto divertente, che stimola il bambino a ragionare sulla moltiplicazione e a ottenere il giusto prodotto. Soltanto conoscendo i giusti risultati è possibile affondare il nemico!

 

 

 

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