Con il termine origami si intende un’antica arte orientale di piegare la carta, al fine di ottenere delle meravigliose figure. Un nobile passatempo considerato arteterapia.
Gli origami sono frutto di precise tecniche di piegatura della carta, che consentono di ottenere delle figure geometriche di diverse forme. In realtà non si tratta di un semplice passatempo, ma di una vera e propria arteterapia, utile per svuotare la mente e scaricare ansie e stress.
L’arte, a prescindere dalla sua forma, oltre a esprimere un certo gusto estetico, ha il grande potere di fungere da valvola di sfogo e di liberare il corpo e la mente dalle energie negative. Insomma, fare origami può essere una terapia utile al raggiungimento di un certo equilibrio interiore, che consente di controllare meglio le proprie emozioni.
Tale pratica è molto simile alla meditazione, in quanto offre la possibilità di rimanere concentrati sulla figura che si sta creando, di conseguenza la concentrazione allontana i pensieri negativi e focalizza la mente sul piano creativo di ciò che si sta facendo.
Le origini dell’origami
Ora che abbiamo visto alcuni benefici che si possono ottenere creando delle forme di carta, diamo un’occhiata al passato e vediamo quali sono le origini dell’origami. L’arte di piegare la carta per ottenere diverse figure, nacque in oriente quasi mille anni fa, tra il paese del Sol Levante e la Cina e si è diffusa in Europa soltanto negli ultimi cinquant’anni.
In realtà la Cina è stata culla di molte arti (grafiche, musicali, ecc.) ed è proprio in questa terra magica che si eseguirono le prime forme di piegatura della carta per ottenere dei semplici origami.
Furono però i nipponici a raffinare tale tecnica, utilizzando dei fogli di carta di riso, che risultavano più morbidi e resistenti rispetto alla carta normale. Inoltre riuscirono a rendere questa pratica, un’arte spiritualmente molto elevata e piena di significato.
La stessa parola “origami” è di origine giapponese ed è composta da due parti: “oru” che significa “piegare” e “kami” che vuol dire “carta”. É bene sapere che la lingua giapponese è piena di assonanze (omofoni) ed è per questo motivo che la parola “kami”, scritta con un ideogramma differente, assume il significato di “divinità”.
Alla luce di ciò è facile intuire come esista un forte legame tra l’arte dell’origami e la religione; infatti la ricerca del sacro e del divino, eleva il valore spirituale di questa pratica.
Gli origami giapponesi attingono a un concetto molto importante della filosofia orientale ovvero “nulla si crea e tutto si trasforma”; in pratica un processo in continuo divenire, che crea qualcosa di nuovo e superiore.
I benefici degli origami
I benefici che si possono ottenere nel creare degli origami sono molteplici, infatti si tratta di un’arte molto versatile, adatta a grandi e piccini. Se per esempio state cercando dei giochi per bimbi di 4-5 anni da far fare ai vostri figli o ai vostri nipoti, potreste creare insieme a loro delle figure di carta divertenti, come degli animaletti o delle girandole per bambini.
L’arte dell’origami può essere praticata anche come gioco educativo per i più piccoli e non solo come esercizio meditativo per i più grandi. Vediamo insieme quali sono alcuni dei vantaggi che si possono ottenere piegando con maestria dei semplici fogli di carta e trasformandoli in origami:
♦ Stimolano il pensiero creativo.
♦ Aiutano a migliorare il livello di pazienza.
♦ Le pieghe della carta da effettuare in sequenza allenano la memoria.
♦ Contribuiscono a migliorare l’autostima, perché si crea qualcosa di bello con le proprie mani.
♦ Migliorano le capacità di apprendimento e di logica nei bambini.
♦ Favoriscono la concentrazione, la meditazione e il relax.
Alcuni significati degli origami
Se volete sapere come fare gli origami, potete acquistare degli appositi libri o meglio ancora cercare su internet, dove vi è la possibilità di trovare un’infinità di tutorial e addirittura degli schemi di origami da stampare.
Per capire meglio quest’arte, è importante conoscere anche i significati di alcune forme che è possibile creare piegando dei semplici fogli di carta secondo una determinata sequenza e uno schema preciso. Vediamo quali sono i significati di alcune figure che si possono ottenere attraverso le tecniche di origami.
La gru
L’origami della gru, nella filosofia giapponese ha molteplici significati, infatti è simbolo di salute, di lunga vita e di pace. Secondo un’antica leggenda, chiunque sia in grado di creare mille gru di carta, potrà vedere esauditi tutti i propri desideri del cuore.
Un aneddoto giapponese legato alla tradizione di questo uccello, narra che una bambina di nome Sadako Sasaki, dopo il bombardamento di Hiroshima, si ammalò di leucemia a causa dell’esposizione alle radiazioni della bomba atomica. La bimba iniziò a creare mille gru con la tecnica dell’origami, anche se purtroppo morì prima di riuscire a terminare il suo compito.
In suo onore fu eretta una statua raffigurante la ragazzina con una gru di carta che spicca il volo dalla sua mano. Oggi, questo monumento è continuamente adornato con migliaia di origami di gru che formano dei colorati stormi di uccelli di carta che pendono dalla mano della statua.
La rana
La rana è uno degli origami più tradizionali e noti, infatti è anche un giochino divertente per intrattenere i più piccini. Il termine giapponese per indicare questo anfibio è “kaeru”, che oltre a significare “rana”, se si scrive con un ideogramma diverso vuol dire anche “ritorno a casa“.
Questo duplice significato fa sì che l’origami della rana venga considerato un portafortuna da regalare a chi sta per fare un lungo viaggio, con l’augurio di un sereno ritorno alla propria dimora.
La farfalla
Nella cultura nipponica la farfalla è associata al matrimonio. In antichità (e ancora oggi) in Giappone era tradizione attaccare degli origami di farfalle alle coppe di sake degli sposi, con le quali questi brindavano alla loro unione e alla loro felicità.
Le farfalle di carta hanno un grande significato augurale e la loro creazione era considerata un immenso onore, spesso riservato ai parenti stretti dei giovani sposi.
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