Ha cambiato nome diventando scuola dell’infanzia, ma la funzione rimane la stessa e il servizio rivolto sempre ai bambini d’età compresa tra i 3 e i 5 anni
L’iscrizione alla scuola materna o più correttamente, alla scuola dell’infanzia, si fa durante il mese di gennaio precedente alla data effettiva dell’inizio dell’anno scolastico. Quindi i genitori che vogliono appoggiarsi al servizio pubblico per l’educazione dei propri bambini al di sotto dell’età in cui vige l’obbligo scolastico, devono seguire alcune semplici procedure.
Oltre alla scelta dell’istituto a cui rivolgersi, la valutazione del metodo utilizzato e il numero dei bambini per classe, i genitori sono tenuti a valutare alcuni elementi utili. Per esempio, si deve considerare con attenzione l’età del bambino, il numero di richieste d’iscrizione pervenute in segreteria, l’orario di frequenza delle attività scolastiche. Anche la scelta se fruire o meno dell’insegnamento della religione deve essere fatto in fase di iscrizione, perché è lasciato alla volontà del genitore che deve fornire eventuali indicazioni per le attività alternative.
È bene considerare che le scuole offrono il servizio mensa per i bambini che ne fanno richiesta, oltre al servizio trasporto con uno scuolabus messo a disposizione dal comune. Seppure la frequenza della scuola sia gratuita, questi servizi sono in parte a carico della scuola e in parte gravano sulla famiglia.
Come fare l’iscrizione alla scuola dell’infanzia
In Italia vige l’obbligo scolastico a partire dai 6 anni. Prima del compimento di quest’età, il sistema scolastico mette a disposizione dei genitori le soluzioni alternative: il nido e la scuola dell’infanzia. In particolare quest’ultima accoglie in forma non obbligatoria ma volontaria i bambini dai 3 ai 5 anni d’età.
Se si decide di far frequentare al figlio questa struttura, è bene considerare che l’iscrizione a scuola si fa per i bambini che avranno compiuto 3 anni entro il 31 dicembre dell’anno scolastico. Oppure, nel caso degli anticipatari, che ne compiano 3 entro il 30 aprile dell’anno successivo. Per esempio, i bimbi per i quali si vuole fare l’iscrizione all’asilo per l’anno scolastico 2024/2022, dovranno compiere 3 anni non oltre il 30 aprile 2024.
Scelta libera del genitore
I genitori sono liberi di scegliere dove iscrivere il figlio, quindi non è obbligatorio che la scuola frequentata sia quella di pertinenza territoriale. Ci si può avvalere del supporto dell’istituzione scolastica fin tanto che si rispettino i requisiti d’età e che nella classe che si forma ci siano i posti disponibili.
Per scegliere bene è utile visitare di persona le scuole nelle giornate degli open day, che si tengono di solito tra novembre e dicembre. Questo per consentire ai genitori di valutare gli aspetti salienti dell’ambiente che dovrà accogliere i propri piccoli per molte ore della giornata. Non basta che la classe sia piena di giochi Montessori sarà utile confrontarsi direttamente con le maestre per valutare il metodo effettivamente utilizzato, il tipo di attività svolte e valutare se il piccolo mostra interesse verso tali proposte.
Col termine ormai in disuso di scuola materna si faceva riferimento un tempo alla condizione in cui operano le maestre, che si trovano a fare le veci della mamma durante buona parte della giornata del piccolo. Per questo motivo è importante scegliere un posto in base alle sensazioni che trasmette ai genitori e alla fiducia che si ripone verso l’insegnante. Sarà investita di una responsabilità molto alta!
Presentare la domanda alla segreteria
Non c’è dunque differenza tra scuola materna e scuola dell’infanzia se non nel nome. Ma rispetto agli altri cicli scolastici, qui la domanda di ammissione non si fa online ma direttamente in presenza presso la segreteria. Ogni istituto fa parte di un più grande circolo didattico o istituto comprensivo che comprende anche gli altri cicli scolastici, il nido se presente sul territorio, la scuola primaria, cioè l’ex elementare, le scuole secondarie di primo grado, l’ex scuola media.
Tra il 4 e il 25 gennaio di ogni anno è possibile presentare la domanda d’iscrizione presso la segreteria dell’istituto cui fa capo la scuola scelta. Qui si dovrà riempire un modulo allegato la documentazione richiesta, come le foto e le certificazioni qualora necessarie. In questo momento si deve esplicitare se si intende ricorrere all’orario completo, 40 ore distribuite su cinque giorni alla settimana. Si può anche optare per la frequenza a tempo ridotto oppure a tempo prolungato, fino a 50 ore settimanali, che diventano 10 al giorno distribuite nell’arco della settimana.
Obblighi e servizi
È bene ribadire che la scuola dell’infanzia non è obbligatoria. Per questo motivo, l’istituto può riservarsi il diritto di respingere la richiesta d’iscrizione se il numero di posti disponibili è già al completo. Inoltre, non sempre vale il diritto di prelazione in base alla data di presentazione della domanda. I bambini devono compiere i requisiti stabiliti dalla scuola e avere l’età per poter essere ammessi alla frequenza.
A differenza che per i bambini in età da asilo nido, potrebbe essere richiesto che il piccolo non porti più il pannolino e sia autonomo nell’utilizzo dei servizi igienici. Non è prevista qui la figura di assistente per il cambio e le maestre non sono tenute ad accompagnare i piccoli al bagno.
Nelle fasi di inserimento alla scuola materna sarà importante chiarire al bambino questo aspetto per rendergli più facile comprendere il perché dovrà abituarsi a fare da solo ciò che in casa fa con l’aiuto della mamma o del papà. Le scuole mettono a disposizione anche il servizio mensa per i bambini che ne fanno richiesta successivamente alla data di iscrizione. Anche il servizio navetta con lo scuolabus può essere richiesto in un secondo momento valutando le specifiche condizioni offerte dalla scuola.
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