2 favole della buonanotte originali

Ultimo aggiornamento: 16.04.24

 

I vostri bimbi hanno difficoltà ad addormentarsi? Date un’occhiata alle fiabe della buonanotte che abbiamo selezionato per fargli fare sonni tranquilli

 

Avete decorato la camera dei vostri figli con le fate della buonanotte per conciliare il loro sonno, ma non riescono in ogni caso ad addormentarsi? Provate con delle storie brevi per bambini tra quelle che andiamo qui a proporvi!

 

La montagna dei sogni

Tra le storie della buonanotte che vogliamo suggerirvi oggi c’è quella della “montagna dei sogni”, che può essere propedeutica per far fare una bella nanna ai vostri figli. Una delle favole per bambini da leggere quando è il momento di rimboccare le coperte, che li allieterà e li preparerà a sonni sereni.

“ Il folletto Genny un giorno, mentre era affacciato alla finestra, vide un troll andare diritto verso la montagna dei sogni, provvisto di un sacco di tela. Il giorno dopo accadde la stessa cosa e così gli venne una grande curiosità.

Chiese allora a mamma Fata verde chi fosse e perché tutti i giorni si recasse presso la montagna dei sogni. La mamma gli rispose: “ Tesoro, si tratta del troll Tobe, che raccoglie tutti i giorni i frutti della passione della montagna. Sai, si trovano solo lì”!

Allora Genny chiese alla mamma di andare con Tobe e lei acconsentì. 

Il giorno dopo nuovamente il troll fece lo stesso percorso, ma questa volta venne fermato da Genny, che gli si avvicinò e gli disse: “Ciao, io sono il folletto Genny, la mia mamma mi ha detto che ogni giorno vai a raccogliere i frutti della passione sulla montagna e io ne sono molto ghiotto…posso venire con te?”

Il troll acconsentì e così i due si misero in cammino. Dopo tante ore di cammino, finalmente raggiunsero alcuni alberi di frutti della passione: non erano tanti, ma Genny era felice che, dopo tutta quella fatica, lo scopo fosse stato finalmente raggiunto!

Tobe però pensava fossero pochi, così gli propose di salire ancora più in alto; Genny era stanco e preferì consigliare al troll di tornare indietro. Così si rimisero in cammino, alla volta di casa, ma sulla strada incontrarono Fata Sister, che era circondata dai suoi figli appena nati. Fermò Tobe e gli disse: “Tobe hai dei frutti della passione per i miei bimbi?”

“Certo”, rispose il troll e così dovettero lasciare tutti i frutti, che erano pochi, alla fata. Genny era molto dispiaciuto, soprattutto perché non poteva portare alla sua mamma neppure uno dei frutti che aveva raccolto e, quando arrivò a casa, il suo stato d’animo fu subito chiaro a Fata Verde.

La mamma gli disse: “Allora? Vuoi arrenderti?”, e Genny rispose: “No, domani voglio tornare di nuovo sulla montagna con Tobe”. il giorno dopo, all’arrivo del troll, Genny lo fermò nuovamente e gli chiese di andare di nuovo con lui.

“Sei sicuro?”, gli disse Tobe, “Oggi il percorso sarà più difficile perché ieri ha piovuto e dovremo muoverci lentamente”. Genny rispose di sì, così iniziarono il loro viaggio. Arrivarono così al primo albero, quello che il giorno precedente non aveva frutti, e continuarono verso il secondo, che ne aveva molto pochi. 

Non ci fu bisogno di chiedere a Genny cosa volesse fare, perché subito lo invitò a proseguire il cammino e fu così che arrivarono a ben 20 alberi pieni di frutti della passione. Si misero a raccoglierne il più possibile, tanto che, al ritorno, riuscirono a sfamare tutto il sottobosco. Ne avanzarono tanti che Genny e la mamma ne ebbero per far colazione un mese intero.”

Il piccolo pesciolino

Ecco quella che possiamo annoverare tra le storie brevi per bambini sul mare

C’era una volta un pesciolino piccolo piccolo, pieno di colori, che nuotava in un mare lontano. Cercava un posto sicuro, perché tutti gli altri pesci, più grandi di lui, volevano solo mangiarlo. Un giorno incontrò un enorme squalo e gli chiese se volesse proteggerlo, ma lo squalo, quando lo vide, scoppiò in una grossa risata.

“ Perché non mangiarti io, invece?” gli disse. “Non ne vale la pena”, disse il pesciolino, “sono così piccolo che non sentiresti neppure il mio sapore, io invece posso venire con te e aiutarti a trovare cibo molto più gustoso di me”.

“Sono d’accordo”, rispose lo squalo. Si unirono allora in un viaggio insieme, fino a quando non raggiunsero una fossa profonda, tanto da non vedere nemmeno cosa ci fosse alla fine. All’improvviso, dal buio più nero, uscì una balena che, appena li vide, aprì le sue enormi fauci e li mangiò.

Tutti e due erano molto spaventati quando, all’improvviso, videro una luce in lontananza e le sagome di due persone: una di queste era Pinocchio. Il pesciolino gli chiese come mai fosse lì e allora Pinocchio gli raccontò di aver tentato di salvare il padre e che oramai era rimasta poca legna per i due per scaldarsi, solo i tronchi della nave dalla quale erano caduti.

Il pesciolino convinse lo squalo a tagliare la legna con i suoi denti e gli fece promettere che non avrebbe mangiato i loro due nuovi amici. Lo squalo acconsentì e così Pinocchio appiccò il fuoco che costrinse la balena ad aprire le fauci, facendoli così uscire tutti quanti.

Quando furono fuori, la balena andò via, mentre lo squalo, che iniziava ad avere fame, si avvicinò a Pinocchio e a Geppetto con l’intento di mangiarli. Il pesciolino si mise subito davanti ai due, per difenderli e, quando lo squalo iniziò a ridere, arrivò la Fata dei Sette Mari.

“Piccolo pesciolino”, gli disse, “premierò il tuo coraggio e la tua lealtà!”, così fece un incantesimo con la sua bacchetta magica (proprio come la bacchetta di Harry Potter) e lo trasformò in una enorme balena, che mise in fuga lo squalo e portò in salvo i due amici fino a riva. Iniziò così un’amicizia che non finì mai e poi mai”.

Speriamo che queste storie per bambini da leggere vi siano piaciute: potete trovare  altre favole brevi nella rete, per arricchire il vostro bagaglio e variare quando dovete accompagnare i bimbi verso le braccia di Morfeo!

 

 

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