La rabbia è un’emozione legittima che non deve essere trascurata, soprattutto nei bambini. In questo articolo diamo qualche suggerimento per canalizzarla nel modo migliore.
Talvolta la rabbia può diventare un’emozione scomoda e difficile da gestire, per alcuni anche sconveniente e che non porta a nulla di buono.
Tuttavia, alla stregua della felicità, è fondamentale per uno sviluppo corretto e completo del bambino, perché provoca una sensazione fisica che è data da un aumento della pressione sanguigna, oltre che dall’innalzamento dei neurotrasmettitori collegati allo stress.
Se siete genitori da poco potreste sentirvi impotenti quando vostro figlio cerca di sfogare questa emozione in maniera fisica, quindi con oggetti o altro, ma sappiate che se fino a qualche anno l’unico metodo per superare queste situazioni era il pugno duro, oggi non è più così.
Diversi studi e ricerche hanno introdotto un nuovo modus operandi, sicuramente meno disorientante e più efficiente di soluzioni che altrimenti darebbero semplicemente un effetto contrario.
Di seguito abbiamo individuato alcuni suggerimenti che vi potranno tornare utili per canalizzare la rabbia dei bambini.
La famosa pedagogista Maria Montessori, quando mise nero su bianco quelli che sono ancora oggi i principi cardine del suo metodo educativo, ha sottolineato anche l’importanza di comprendere il bambino quando esplode in un attacco di rabbia.
In questi casi il motivo scatenante può essere sempre diverso, ma un elemento che invece è sempre presente e non è da sottovalutare è che i più piccoli tendono poi a sentire l’ambiente circostante come sbagliato, cioè che non si adatta più alle loro aspettative.
Quindi si sentirà offeso perché non può avere un gioco in particolare, oppure infastidito da qualcuno o da qualcosa: in ogni caso, il primo consiglio è di iniziare a educarlo in modo intelligente.
Cioè, facendo scoprire la bellezza dell’autonomia, in modo che si senta sempre al sicuro e possa accrescere l’autostima di se stesso.
Non perdete la calma
Uno degli errori più comuni commessi dai genitori per gestire le crisi di rabbia del proprio figlio è quello di gridare contro credendo di poter fermare il suo comportamento, sostanzialmente cercando di dimostrare chi è il più forte.
Detto in questa maniera può risultare un po’ crudo ma è esattamente ciò che accade quando perdiamo la pazienza e non riusciamo a gestire perfettamente la situazione.
I bambini, soprattutto quelli più piccoli, tendono ad assimilare molto del comportamento dei genitori, quindi per gli adulti è fondamentale dover canalizzare anche la propria rabbia e parlare ai bambini in modo calmo e costruttivo.
Giochi e altri strumenti
Molti educatori già utilizzano questo metodo per poter canalizzare la rabbia dei bambini, e altrettanti pedagogisti affermano che utilizzare giochi di cucina venduti online piuttosto che altri strumenti utili a distrarli è un buon metodo per gestire la situazione.
Quando il bambino diventa improvvisamente aggressivo e fuori controllo per un motivo o per un altro, è buona consuetudine non considerarlo privo di capacità cognitive.
Bisogna quindi spiegargli che cos’è quell’emozione che sta provando, magari anche utilizzando strumenti come il cestino della rabbia, quindi costruendo una scatola personalizzata in cui i più piccoli potranno sfogarsi gridando o lasciando bigliettini pieni di pensieri.
Pittura e disegno
Un altro metodo altrettanto funzionale è quello di canalizzare la rabbia di vostro figlio in un’attività artistica, quindi aiutandolo a realizzare piccoli quadri da appendere in camera oppure disegni colorati da tenere nel cassetto.
Attraverso l’utilizzo manuale dei pennelli o delle matite, quell’emozione aggressiva e apparentemente ingestibile che stanno vivendo si potrà trasmutare in un prodotto soddisfacente, che attiva anche la sensazione di appagamento e di piacere nei più piccoli.
Una volta realizzato un piccolo quadro con colori ad acqua, potrete anche organizzare una serata a tema e invitare tutti i membri della famiglia in salotto, come se foste in una mostra di opere d’arte.
Lo sport e i propri limiti
Se la rabbia diventasse uno strumento dei più piccoli e dei genitori per poter finalmente prendere consapevolezza dei propri limiti?
Questo quesito è stato posto a diversi esperti nel corso di numerosi anni di ricerca e la risposta è sempre positiva: attraverso le prove di forza, l’attività sportiva o qualsiasi altra esercitazione in cui i bambini possono sfogare la propria rabbia, questi ultimi è più facile che comprendano quanto danno possono provocare agli altri.
Così facendo insegnerete anche altri modi per poter trasformare la rabbia in un sentimento più di valore, e permetterete a vostro figlio di prendere consapevolezza di altre sue caratteristiche, aiutandolo nella fase di crescita.
Quattro passi all’aperto
Un aspetto della natura tanto importante e che viene poco considerato è la sua capacità rigenerante delle emozioni e dei sentimenti: quante volte una passeggiata in campagna o in un boschetto vi hanno permesso di mettere in ordine le idee?
Ecco, la stessa cosa accade anche per i più piccoli, che spinti da gelosia, capricci o altro tendono a diventare aggressivi e irascibili, senza un motivo apparentemente logico.
Scoprite insieme la natura, gli animali, le piante e gli insetti che abitano nella pineta vicino casa, oppure andate al mare, fate una passeggiata e parlate come se stesse discutendo con il vostro migliore amico.
In questa maniera vostro figlio verrà distratto, canalizzando la rabbia in un’attività all’aperto coinvolgente, che permette di creare ricordi indelebili.
Facciamo finta che…
Un mago, un drago, una principessa oppure qualsiasi altro personaggio: quando i bambini esplodono in una crisi di rabbia, un altro suggerimento che vogliamo darvi è di fare finta di vivere in un mondo fantastico.
Prendete qualche ora solo per voi, e costruite con dei classici oggetti che avete anche in casa un abito con cui portare in scena nel salotto del vostro appartamento uno spettacolo teatrale improvvisato.
Questo metodo consente di dare sfoggio alla creatività e alla fantasia, canalizzando la rabbia in modo costruttivo e dinamico, e includendo anche un briciolo di empatia e divertimento che non guastano mai.
Vuoi saperne di più? Scrivici!
2 COMMENTI
April 27, 2021 at 10:10 pm
Salve sono un insegnante di scuola dell’ infanzia ,consigli su come gestire la rabbia in classe ?
Risposta
April 29, 2021 at 7:36 pm
Salve Assunta,
nel nostro articolo ci sono varie soluzioni che puoi cercare di mettere in atto: la prima è il gioco, attraverso il quale il bambino esprime sempre se stesso. Un metodo che puoi usare in classe è proprio il cestino della rabbia: dopo aver parlato con il bimbo che ha dimostrato questo atteggiamento e avergli fatto capire che non è corretto e aver cercato di indagare da dove proviene, si fa scrivere su un foglio l’emozione negativa e poi la si getta nel cestino apposito. In ogni caso, è sempre bene ascoltare e comunicare nella maniera giusta con i bambini rabbiosi, che stanno solo esprimendo un disagio: con un’attenta analisi si può venire a capo del problema e risolverlo alla radice.
Saluti
Team BI
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