La storia di Babbo Natale raccontata ai bambini

Ultimo aggiornamento: 20.04.24

 

Babbo Natale, una leggenda folkloristica pagana dalle origini cristiane, che ancora oggi allieta i nostri Natali. Ma come si può raccontare ai più piccini?

 

Da sempre il personaggio di Santa Claus è protagonista divertente e generoso di mille storie di Natale. Questo simpatico omone canuto e barbuto, vestito di rosso, una volta all’anno, durante la notte della vigilia, consegna regali ai bambini di tutto il mondo, a bordo della sua grossa slitta, trainata dalle sue magiche renne.
Ma vi siete mai chiesti come trascorre le sue giornate Babbo Natale? Da dove viene? E dove vive? Per saperne di più, dobbiamo indagare meglio sulle sue origini e capire bene come e dove è nato questo mitico personaggio.

 

La vera storia di Babbo Natale

Per i cristiani, le origini del Natale o meglio della festività religiosa, risalgono all’antica Roma della metà del IV° secolo d.C.; periodo indicativo nel quale si scelse di istituire il 25 dicembre come data convenzionale per celebrare la natività di Gesù Cristo.
Per ciò che concerne la leggenda di Babbo Natale invece, bisogna fare riferimento a San Nicola di Bari, un vescovo greco dell’antica città di Myra (oggi sita nei pressi di Demre in Turchia), che visse intorno al 280 d.C. Si tratta di un santo venerato sia dalla Chiesa cattolica e sia da quella ortodossa, oltre che da altre confessioni cristiane.

Durante le persecuzioni cristiane a opera dell’imperatore romano Costantino, San Nicola difese coraggiosamente e con tutte le sue forze il suo credo; morì il 6 dicembre del 343 d.C. Nei secoli successivi, il culto del santo si diffuse dapprima in Asia Minore, per poi raggiungere l’Occidente.
Grazie ai molteplici scritti in latino e in greco e ai numerosi pellegrinaggi alla sua tomba. Nei secoli successivi, la sua venerazione si estese sino al Nord Europa, conclamando San Nicola come protettore dei bambini.
Già in epoca medievale, il vescovo greco non tardò a diventare uno dei santi più amati e popolari del cristianesimo; inoltre divenne protagonista di varie leggende di Natale, riguardanti prodigi e miracoli straordinari a favore degli emarginati, dei poveri e dei defraudati.
Le cronache ci riportano che durante le crociate, intorno all’anno mille, l’abate Elia (successivamente arcivescovo di Bari) decise di erigere una chiesa in onore di San Nicola. Tale tempio religioso doveva rappresentare un simbolo importante, crocevia tra il mondo orientale e quello occidentale.
Così commissionò a un gruppo di marinai, di traslare le ossa del santo dall’Asia Minore (attuale Turchia) a Bari, nella basilica eretta a suo nome.  

 

Leggende su San Nicola

Tra le varie leggende che riguardano la vita del santo, ce n’è una che narra che il vescovo, senza farsi notare, regalò una ricca dote a tre giovani ragazze, che a causa della loro povertà, non avrebbero potuto sposare nessuno. Di conseguenza per sopravvivere, le tre giovani sarebbero state costrette a prostituirsi.
Altre storie vedono San Nicola compiere miracoli per salvare la vita di ragazzini e bambini destinati alla morte. Secondo la leggenda nordica invece, Santa Claus è descritto come un grosso omone anziano e barbuto vestito di rosso, che distribuisce doni a tutti i bambini del mondo proprio il 6 dicembre (presunta data di morte di San Nicola).

Perché Santa Claus?

Santa Claus o Santa Klaus deriva dall’olandese “Sinterklaas”, nome attribuito al personaggio di fantasia derivato da San Nicola. Questi viene chiamato anche “Sint Nicolaas” e ciò spiegherebbe le diverse varianti in inglese del nome, come: St. Nick, Saint Nicholas, Santa Claus.

 

L’iconografia di Babbo Natale

L’immagine a noi nota di Babbo Natale, risale al XIX° secolo, quando lo scrittore statunitense Washington Irving descrisse Santa Claus come un anziano signore, che a bordo di un carro volante, portava regali ai bambini buoni.
Verso la fine dell’800, l’illustratore americano Thomas Nast rappresentò Babbo Natale proprio come viene immaginato oggi, un omone panciuto e con la barba bianca lunga, vestito di rosso e con tanti doni da distribuire a bambini di tutto il mondo.
Tale iconografia non tardò a diffondersi in tutto il globo e con il passare del tempo, fu oggetto di molteplici e divertenti interpretazioni artistiche che ben conosciamo. Oggi Santa Claus è il simbolo indiscusso del Natale (oltre alla natività di Gesù Cristo), tanto che la famosa multinazionale della Coca Cola ne ha fatto una punta di diamante per le sue pubblicità natalizie.

Perché Babbo Natale vive al Polo Nord?

Verso la metà dell’800, le molte spedizioni condotte nell’Artico da esploratori ambiziosi che volevano conoscere nuovi luoghi del globo, attirarono l’attenzione dell’opinione pubblica.
L’Artico in particolare, divenne un luogo di grande interesse, in quanto si presentava come un posto molto affascinante oltre che pericoloso, un luogo dall’aspetto magico oltre che insidioso, dove nevicava sempre e il grande freddo faceva da padrone.
Quale migliore “location” per collocarci un personaggio magico e misterioso come Babbo Natale? Un posto ideale, sul quale erigere la “base operativa” di Santa Claus, che in compagnia dei suoi piccoli aiutanti elfi e delle renne, durante l’anno crea i doni da distribuire nel mondo nella notte di Natale.
Questa immagine venne alimentata dal folklore di diverse popolazioni scandinave, infatti il mito di Santa Claus affascina ancora oggi grandi e piccini.

 

Babbo Natale raccontato ai bambini

Gli spunti per raccontare la storia di Babbo Natale a un bambino sono davvero tanti. Esistono libri di ogni tipo, che spaziano dai vecchi racconti folkloristici alle narrazioni moderne, rivisitate ma sempre molto rispettose della leggenda che riguarda il personaggio.

Oggi esistono numerosi strumenti per far conoscere Santa Claus ai propri figli: libri, fumetti, film, cartoni animati, filastrocche, canzoni, giocattoli e chi più ne ha più ne metta. Se volete avere un approccio più creativo nel presentare Babbo Natale ai vostri bambini, potreste pensare di utilizzare dei playset, come per esempio quelli a tema natalizio marchiati Lego Duplo.
Durante la vigilia di Natale, potreste anche invitare i più piccoli a lasciare dei simpatici regalini di ringraziamento a Santa Claus, come una sciarpa o un bicchiere di vino per riscaldarsi, oppure un tritaghiaccio per granite da usare al Polo Nord.
La magia del Natale si ripete puntualmente una volta all’anno e la fantasia di grandi e piccini, unita alla tradizione del personaggio, contribuisce ancora di più a renderla straordinaria.

 

 

 

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